Le luminarie

Galleria Fotografica - immagini casuali

Tutti gli anni, verso la metà di ottobre, si entra nello spirito della grande Festa. La ditta FANIUOLO comincia a scaricare il materiale per vestire Montrone di luci, di scene luminose sempre diverse ogni anno, che non hanno eguali. La fusione dei colori, le combinazioni dei disegni, le prospettive hanno dell’incredibile, fino ad arrivare allo spiazzo del monumento ai caduti, dove monta un prospetto ovvero una scenografia che racchiude la "cassa armonica", il palco che ospita i concerti musicali. Descrivere questo è molto arduo. La prospettiva, il tema diverso che anno dopo anno ci offre ha solo un termine: MERAVIGLIOSO. E’ veramente un meraviglioso affresco, perfetto nell’esecuzione e di grandiosa comprensione artistica.
Sembra che il clima della Festa di San TRIFONE non si possa cominciare a respirare se non arriva la ditta FANIUOLO con il materiale. Fatta eccezione per qualche anno, da sempre ha illuminato Montrone per la festa del suo Santo, qualche vecchio ricorda le luminarie a gas di questa ditta.
ADELFIA (Ba) - Corso Umberto
ADELFIA (Ba) - Corso Umberto

La grande soddisfazione, l’ingegnosità, l’arte, la perfezione, l’estrosità, la novità è qui, a Montrone.
Qualche anno fa’, il 1996, la ditta FANIUOLO è stata degnamente festeggiata per i 50 anni di ininterrotta partecipazione a questa Festa.

Breve storia

Il 1875, quando, ancora non si parlava di elettricità il sig. Giovanni FANIUOLO fondava la sua ditta, sembra, però, che già il padre riusciva a realizzare qualcosa di questo luminoso mestiere. Per realizzare disegni, fantasia, coreografie venivano usati lumini ad olio in variopinti colori.
Festa dopo festa, portale dopo portale, si arriva nel ‘900, secolo, questo all’insegna delle novità. La ditta FANIUOLO deve essere al passo con i tempi e nel 1910 sperimenta la sua luminaria a gas acetilene. E per questo comincia a collaudare, impiantare grandi strutture metalliche che fungono da ornamento conduttrici e supporto per le fiammelle. Intanto diventa Cavaliere. Il buon Dio arricchisce la sua famiglia di sette figli: tre femmine e quattro maschi. Francesco e Rocco ereditano l’azienda.
Si era negli anni ’20 e si cominciava a parlare di illuminazione elettrica. E’ ancora vivo il luminoso ricordo dei baresi, che nel maggio del 1927 tutti con gli occhi all’insù non si stancavano di ammirare la bella "galleria elettrica" a Corso Cavour, per la festa di San Nicola.
Fra l’altro, visto la grande esperienza acquisita nel realizzare grandi e maestose strutture per le luminarie a gas il passaggio a strutture miste di legno e lamiere ha maggiormente favorito la loro fantasia in disegni, prospettive e colori. La ditta dei F.lli FANIUOLO macinava kilovattore, dietro kilovattore; era diventata sinonimo di Luminaria e la loro presenza in tutta la Puglia, Campania, Abruzzo Molise e Calabria era ormai una costante. Diverse volte sono andati in Libia per magnificare l’epopea.
Rocco era un fascista convinto. Aveva partecipato alla marcia su Roma.
Nel 1938 divenne cavaliere per meriti acquisiti dalla sua azienda. Il loro credo era "rinnovarsi continuamente". Il 1940 producono le prime "piramidi": lunghi pali con dei cesti infilati l’uno sull’altro come tanti vasi decorati, scolpiti e maestosamente colorati. La progettazione, il disegno e la realizzazione di pezzi sempre nuovi ha loro permesso di non essere intaccati dalla concorrenza.
Si era negli anni della guerra. La loro unica concorrente era la luminosità ed il fragore delle bombe. Il periodo non consentiva più feste. Rocco trova lavoro come elettricista nella cabina elettrica di Via Castellana e ogni mese effettuava un viaggio di frutta o altro in Calabria con un camion Fiat 18 bielle. Finita la guerra si inizia ancora., con lo stesso stile ed ingegnosità.
Nel 1949 il fratello Francesco, a seguito dell’età e della morte di due suoi figli sul lavoro, si ritira mettendo l’azienda nelle mani di Rocco. Questi era rimasto solo alla guida dell’azienda; fortunatamente il mercato non conosceva soste. L’azienda tirava sempre più, sviluppandosi ancora maggiormente nel 1951 con gli addobbi luminosi al neon, multicolori. Nel frattempo o per effetto dell’elettricità o per tenere fede ad una tradizione di famiglia il buon Cav. Rocco FANIUOLO si arricchiva di sette figli.
Il 1961 lascia l’azienda nelle mani del figlio grande Giovanni, che nel 1971 associa il fratello Vito Antonio, i due, figli d’arte, avevano ormai acquisito grandi capacità. Le loro luminarie erano diventate delle vere ed incredibili opere d’arte. Si era ai massimi splendori. Si occupavano fino a 16 operai. "Adesso - dice Giovanni FANIUOLO - con il calo delle disponibilità finanziarie e la notevole concorrenza occupiamo 7-8 persone. Il nostro è stato un lavoro duro e anche pericoloso, dormivamo in posti di fortuna, sotto le casse armoniche, e lavorando sotto la pioggia, su impalcature a 15 metri dal suolo, ma soprattutto è un lavoro che richiede molte risorse, perché devi aggiornare continuamente il prodotto se vuoi battere l’agguerrita concorrenza e mantenere il prestigio della ditta, cosa quest’ultima cui teniamo molto, non a caso, recentemente, siamo stati scelti dalla città francese di Marsiglia per una serie di Addobbi Luminosi". Sono diverse oggi le cittadine francesi che si contendono la loro partecipazione.
Il sig. Giovanni ha, intanto deciso di lasciare la conduzione dell’azienda al fratello Antonio e figli. La famiglia FANIUOLO, quindi, non "stacca la spina" e continua a tenere accese, le "Luci dei Santi".
Giovanni SCAVO

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