Adelfia

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ADELFIA, situata nella fossa premurgiana in provincia di Bari a sud-est del capoluogo Pugliese, conta oggi circa 18.000 abitanti, la sua superficie ha un'estensione di 29,73 Kmq,
Stemma
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Comune di Adelfia
situata a 150 mt. di altezza s.l.m., è un paese privo di insediamenti industriali, ad eccezione di qualche industria artigianale. Ha in sè una fortissima vocazione agricola. Sin dall'inizio del secolo ha continuamente subito il fenomeno dell'emigrazione, tanti sono tornati, ma tanti ancora continuano a rimanere fuori della loro terra godendosi meritatamente la pensione ma non dimenticandosi delle origini. Tutti gli anni ormai è una tradizione, li ricordiamo con affetto e profondamente commossi, in quella che è la Giornata dell'Emigrante (il cui evento della durata di 3 giorni, viene solitamente festeggiato verso la fine del mese di Agosto). Da diversi anni è stabilito che il grande onore di portare il Santo Protettore, il giorno 11 Novembre (giorno seguente la Festa) spetta ai vari emigranti presenti durante i festeggiamenti.
E' da diverso tempo, ormai, che il paese grazie ad una propria tranquillità, nonchè ad un trend di vita a misura d'uomo si popola sempre più di cittadini di paesi vicini o della stessa città  di Bari che decidono di stabilirsi in questo comune.
Nella vicina periferia si notano distese di colture di uva da tavola "a tendone", ordinate e interminabili sono, a dir poco, meravigliose. Fino a poco tempo fa si era specialisti nella produzione di uva Regina o 'mmenavacca'  e Primus, ora si coltiva in massima parte uva Italia ed Inzolia.
Qualcuno continua a produrre, per la sua famiglia, l'uva Baresana ed il Primitivo (quest'ultima per ricavarne un ottimo vino leggermente alcolico), ed olive per un olio genuino e senza acidità  alcuna.
Diversamente a quanti dicono (gli abitanti del rione CANNETO), i confini fra i due rioni MONTRONE e CANNETO, quelli del 1927 che dividevano il contado sotto il profilo Parrocchiale per la vigilanza campestre, per il catasto (è da pochissimi anni che detto Catasto è unificato per l'intero paese) non sono dati da una perpendicolare NORD-SUD al ponte, situato sul torrente Montrone, ma coincidono con la Stele situata sul Corso Vittorio Veneto nelle vicinanze della Casa Comunale (una volta alle spalle, nella proprietà  Catella, era situata una FITTA aut pietra di confine).

L'economia principale di ADELFIA è l'agricoltura, i prodotti tipici sono per lo più i "prodotti della terra", in particolar modo l'uva da tavola (tipo: Regina, Italia e Inzolia), vino (tipico Primitivo pugliese a forte gradazione alcolica) ed olio di oliva.
Nel giorno di San TRIFONE l'avventore si trova coinvolto in una sorta di "Sagra dell'agnello" ove si possono degustare presso le rosticcerie allestite per strada, delle ottime "costine scottadito" come anche le cosiddette " 'nghimmiredde", sempre di agnello, accompagnate da un buon bicchiere di vino locale (il Primitivo).

Adelfia, la cui origine dal greco Adelphos > Fratellanza, costituisce dal 1927 l'unione di due paesi: Canneto e Montrone.

Cenni storici

Il territorio dell'attuale Adelfia fu abitato nell'epoca pre-romana, come dimostrato da rinvenimenti in varie zone del paese di antichi sepolcri che risalgono presumibilmente tra il VI ed il V secolo a.C.. E' anche certo che di qui passarono gli invasori: Goti, Greci, Longobardi, Franchi, Saraceni e Normanni.
Notizie sulla storia del paese risalgono verso l'anno mille: Don Cataldo De Nicolai, dei Marchesi di Canneto (storico), fissa la nascita del paese al 982 quando i Greci che dominavano Bari furono costretti a disperdersi per le campagne vicine onde evitare l'urto di Ottone II, re dei Longobardi. Don Cataldo, riportando antiche traduzioni, attribuisce al commerciante greco di nome Roni Sensech anche l'origine del nome di questo villaggio, sorto su una altura che da "Roni" prese il nome di Monteroni. Il Roni si sarebbe fermato volentieri in questa zona, che ben si prestava con i suoi pascoli, per il commercio di ovini e bovini. Il primo nucleo era formato di 31 persone. Con Roni è anche ricordato un prete greco al quale si deve la prima cappella e la prima Immagine Sacra: quella della grotta della Madonna del Principio, raffigurante la Natività  di N. S. Marco, figlio di Roni, ordinò che fosse costruita la cappella sulla primitiva grotta: la costruzione ebbe inizio nel 1086 e la cappella fu consacrata da Ursone, Arcivescovo di Bari. In quel periodo si contavano circa 250 abitanti che aumentarono nel 1156 a causaò  dela distruzione di Bari ad opera di Guglielmo I detto il Malo. Il successore di questi, Guglielmo II, annoverò Montrone tra le Università, cioè tra i Comuni della Puglia, con ordinanza del 18 novembre del 1167, dandola in feudo al suo fedele Goffredo Tortomanni (o Tortamano).
Il primo documento storico in cui sono menzionati Canneto e Montrone è la bolla del papa Alessandro III del 28 giugno 1172 in cui sono indicati i paesi soggetti all'autorità  dell'Arcivescovo di Bari Rainaldo. Da ora in poi possiamo solo più o meno esattamente ricostruire la serie dei feudatari dell'Università  di Montrone:
  • 1191 tale Pasquale De Palma
  • 1266 Rodolfo de Colant
  • dal 1276 la signoria su Montrone passa a Sparano da Bari sino al 1380
  • 1380 Conte Gualtieri di Aspruch
  • 1390 Nicolo' Dottula....
seguono altri feudatari che si succedono nei secoli, la popolazione mano a mano aumentava e si arriva sino all'anno 1806 quando Giuseppe Bonaparte, re di Napoli, abolisce la feudalità  e cambia le "Università " in Comuni.

stemcanL'odierno comune di ADELFIA nasce con Regio Decreto n. 1903 del 29 stemontrsettembre 1927, è  dalla fusione dei due rioni: CANNETO e MONTRONE.
Se ne riporta il contenuto:

Unione dei Comuni di Canneto di Bari e di Montrone in un unico Comune denominato
" ADELFIA "

VITTORIO EMANUELE III
PER GRAZIA DI DIO E VOLONTA'
DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA


In virtù dei poteri conferiti al Governo con R. D. L. 17 marzo 1927, n. 383, veduta la lettera n. 407615, in data 16 settembre 1927, del Ministero delle Comunicazioni - Direzione Generale delle Poste e Telegrafi - sulla proposta del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato per gli Affari dell'Interno; abbiamo decretato e decretiamo:
Art. 1. - I Comuni di Canneto di Bari e di Montrone sono riuniti in un unico Comune denominato « Adelfia ».
Art. 2 - Le condizioni di tale unione, ai sensi ed agli effetti dell'ari. 118 della Legge Provinciale e Comunale, testo unico 4 febbraio 1915, n. 148, saranno determinate dal Prefetto di Bari, sentita la Giunta Provinciale Amministrativa.
Ordiniamo che il presente Decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserito nella raccolta affidale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a San Rossore, addì 29 settembre 1927, Anno V.

Vittorio EMANUELE
Benito MUSSOLINI


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